Il James Webb Telescope ha ottenuto una nuova straordinaria immagine di una galassia “solitaria” che si trova a 3 milioni di anni luce dalla Terra. I dettagli che si possono osservare non erano mai stati visti prima e mostrano migliaia di antiche stelle all’interno della regione, che possono essere studiate indipendentemente l’una dall’altra.
Piccola. La galassia è una “galassia-nana” perché ha dimensioni ridotte: è 10 volte più piccola della Via Lattea. È chiamata Wolf-Lundmark-Melotte (WLM), perché venne scoperta da Max Wolf nel 1909, ma fu poi accreditata a Knut Lundmark e Philibert Jacques Melotte nel 1926. La galassia è già stata ripetutamente osservata grazie al telescopio spaziale Spitzer nel 2016, ma gli strumenti di quest’ultimo sono ben lontani dall’essere in grado di competere con quelli del Webb Telescope e i risultati furono ben diversi (qui sotto, un confronto).. Grazie alla nuova immagine, comunica la NASA, gli astronomi sperano ora di ricostruire la storia della formazione stellare di quella galassia, che dovrebbe essersi formata miliardi di anni fa, non molto tempo dopo il Big Bang. I risultati potrebbero diventare un punto fermo per lo studio di altre galassie, molto più lontane per le quali è impossibile poter distinguere le singole stelle, in altre parole potrebbe diventare un metro di riferimento.
Similitudine. In questa fase di ricerca la galassia WLM è stata selezionata per essere studiata con notevole precisione perché il gas presente al suo interno è molto simile a quello che componeva le galassie dell’Universo primordiale.. «È poco arricchito, chimicamente parlando, e questo perché la galassia ha perso molti degli elementi chimici che potevano circolare al suo interno», ha spiegato Kristen McQuinn della Rutgers University, che continua: «La causa è da ricercare nei “venti galattici”, il materiale che viene espulso dalle stelle quando esplodono. Sebbene WLM sia relativamente vicina alla nostra galassia, essa non interagisce con la Via Lattea stessa, né con altre galassie e per questo viene considerata “solitaria”. Ed è un vero paradiso per gli astronomi», conclude McQuinn, «in quanto possiamo vedere una miriade di singole stelle di diversi colori (che indicano età e altre caratteristiche), dimensioni, temperature, età e stadi di evoluzione, oltre ad nubi di gas. È davvero un’immagine meravigliosa». .
