“Questa Carta che stiamo per darci è un inno di speranza, infondato è ogni timore che sarà divelta. Durerà a lungo, adattandosi alle esigenze storiche.” (Meuccio Ruini, Presidente della Commissione per la Costituzione, 22 dicembre 1947, giorno dell’approvazione della Costituzione.)
Leggendo i primi ventuno articoli della Costituzione italiana, siamo arrivati alla conclusione che i valori in essa contenuti sono importanti per gestire i rapporti tra le persone. Tuttavia questi valori non devono essere sentiti dal Popolo di una nazione come una costrizione o un obbligo, qualcosa da fare altrimenti si incorre in una pena. Per essere rispettati i principi della Costituzione vanno prima capiti, vanno fatti nostri. Per questo è importante il ruolo della scuola: conoscendo con esempi pratici gli articoli della Costituzione, noi ragazzi possiamo crescere acquisendo la consapevolezza che non solo introiettare questi valori è giusto, ma serve a tutti per avere una vita migliore. La dignità della Persona, l’uguaglianza di genere, di credo religioso e politico, la cultura, la scuola, l’organizzazione dello Stato sono la base della nostra società democratica. Quando rispettiamo le idee degli altri, anche se diverse dalle nostre, quando non discriminiamo qualcuno per il suo sesso o per le sue opinioni, quando abbiamo cura della nostra scuola o delle panchine di un giardino pubblico, noi applichiamo la Costituzione, scritta dai Padri e dalle Madri costituenti nel 1947. Capendo e rispettando la Costituzione noi ragazzi non solo diamo consistenza al loro sogno di un’Italia giusta, democratica, fondata sul lavoro, ma anche le speranze e le lacrime di tutti coloro che sono vissuti sotto la dittatura fascista, di cui la Costituzione è un esplicito ripudio.
Abbiamo scritto questo articolo come invito agli altri studenti della nostra scuola, perché condividano sulle pagine di questo giornale riflessioni ed esempi pratici di come la nostra Costituzione influenzi il nostro presente.
Gli alunni della II C