AGI – Lungo la costa Adriatica la terra trema ancora. A distanza di alcune ore da quella forte e violenta scossa di mercoledì, alle 13.35 nuovi eventi sismici hanno caratterizzato l’intera area. L’epicentro, sempre in mare. Il sisma è stato registrato con una magnitudo di 4.0 ad una profondità di 9 chilometri. Le sollecitazioni alla crosta terrestre sono state avvertite distintamente ad Ancona, specie negli edifici più alti. A differenza di quanto accaduto mercoledì, quando erano caduti calcinacci e pezzi di intonaco da diversi edifici, al momento non si registrano danni.

Iniziano intanto una prima conta dei danni e le verifiche sulla staticità degli immobili.

Nelle province di Ancona e Pesaro-Urbino proseguiranno per tutta la giornata i controlli statici degli edifici, pubblici e privati, danneggiati dalle scosse di terremoto di ieri. Un lavoro che tiene impegnati i tecnici comunali e i vigili del fuoco, che ieri hanno completato oltre il 60% delle verifiche. I sindaci di Ancona, Pesaro e Fano hanno disposto anche per oggi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: le lezioni dovrebbero tornare alla normalità a partire da domani. Finora non sono emerse criticità, se non ad Ancona, dove ci sono 10 persone sfollate e una palazzina è stata dichiarata inagibile (7 i residenti), e a Pesaro, dove in centro storico 4 famiglie sono state fatte evacuare in attesa della verifica strutturale dei loro appartamenti.

Tra i tanti edifici dissestati, anche una chiesa. Don Giampiero de Nardi, parroco della chiesa dei Salesiani, in corso Carlo Alberto ad Ancona, ha detto infatti che “forse non celebreremo messa fino a Natale”, aggiungendo che “è importante che nessuno sia rimasto ferito all’ora delle scosse più forti”. Ieri era in corso la messa delle 7, la prima del mattino davanti a poche persone. Le scosse hanno causato danni importanti e “tutta la struttura va controllata per avere la tranquillità che non sia a rischio crollo”. Le messe quotidiane sono state trasferite in un salone vicino, “dove un tempo venivano celebrate le prime comunioni”. 

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Generated by Feedzy